mercoledì 20 giugno 2018

I bambini e la fantasia






Quante volte da piccoli abbiamo sognato ed immaginato la nostra vita da grandi? O fantasticato su una storia mille miglia lontana dalla realtà?


Ricordo perfettamente come, da bambina, mi immedesimavo nei miei sogni e come tutto appariva così reale.

Mi ritrovo oggi ad osservare i miei figli, persi nei loro sogni ad occhi aperti...
  ...loro che riescono a vedere un diamante in un sasso, un castello in una stanza,  un mondo parallelo dietro una vite dove l'uva ancora acerba non è altro che una pallina da ping-pong e la terra nera della calda sabbia dorata, ed oggi mi sembra strano...

... io non ho più il pensiero magico che ha caratterizzato la mia infanzia e che oggi riesco a riconoscere negli occhi sognanti dei miei tre bimbi. 
 
Il pensiero dei bambini, la loro immaginazione, si differenziano molto dal modo di pensare dell’adulto che, per forza di cose, deve essere sempre razionale e logico, in quanto i problemi ahimè non si risolvono di certo con la fantasia.

Loro invece, riescono sempre a costruire una realtà sicura, parallela alla nostra, che li tranquillizza, che li fa sentire forti e che noi genitori abbiamo il compito di stimolare ed incentivare.

Spesso istintivamente li correggiamo, cercando di spiegare che non sempre è tutto semplice, tutto scontato così come appare ai loro occhi.
 Ma è anche bene non insistere nello spiegare sempre tutto ed ogni cosa in modo razionale, perché crescendo acquisiranno da soli la concretezza della vita, quindi credo sia giusto dar loro un certo limite ma lasciarli ugualmente sognare perché in fondo non ci vedo niente di male nel sognare di essere un giorno una principessa, o un astronauta o un importante ingegnere

... in fondo è anche bello vedere la felicità nei loro occhi mentre sognano, o vederli aspettare ansiosi che Babbo Natale scenda dal camino, o che La Fatina dei Denti porti loro un soldino. 
Non può di certo nuocere dare libero spazio alla loro fantasia, ne avranno di tempo poi per stare con i piedi per terra e per capire che non basta la perdita di un dente per avere dei soldi in cambio. 

Venire a contatto con la realtà in un tempo precoce può far imbattere il bambino di fronte ad una serie di difficoltà che può vivere in modo drammatico e di conseguenza possono emergere frustrazioni.

Quindi credo sia giusto non ingannarli e dar loro i mezzi per conoscere la realtà, parallelamente con la loro età, bisogna anche cercare di renderli partecipi delle piccole o grandi avversità che possono presentarsi in una famiglia, ma non credo ci sia alcuna ragione nel voler a tutti i costi farli stare con i piedi per terra quando sono ancora piccoli. 

Certo non è detto che il pensiero positivo non sia spesso protagonista anche nella vita di noi adulti!!!

Anche noi abbiamo spesso bisogno di lasciare spazio ai sogni e all’irrazionalità, per risolvere ed uscire da situazioni spesso poco piacevoli, del resto dicono che l’emisfero destro del nostro cervello è dominato dall’emotività e dall’estro, per cui il pensiero magico non ci abbandona mai del tutto, bisogna solo ricordarsi come usarlo nei momenti più bui.

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