domenica 18 novembre 2018

Timballo di riso con zucca





L'autunno è tornato già da un pò e con lui uno dei miei ortaggi preferiti... La Zucca !
Attesissima nella mia cucina, la considero uno degli ortaggi più versatili che esista! Il suo sapore così dolce e la sua leggerezza la rendono adatta ad ogni tipo di preparazione (Me ne sentirete parlare spesso!)
La zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, originaria dell’America Centrale arrivò in Europa nel XVI secolo, per poi diffondersi in tutta Italia. La zucca è un vero toccasana per il nostro organismo: ha tanti nutrienti e pochissime calorie (100 gr di polpa di zucca hanno solamente 26 kcal). Tra le diverse sostanze nutrienti della zucca ci sono moltissime vitamine (A, B, C).  In particolare, come forse vi  fa immaginare il suo colore arancione, possiede  betacarotene, il precursore della Vitamina A, un antiossidante davvero potentissimo! Migliora la circolazione e il transito intestinale,  contro la ritenzione idrica e i parassiti, sconfigge ansia e insonnia...insomma, perché non approfittarne? 
Oggi dunque vi presento un piatto, dove la zucca  fa da protagonista, classico, semplice, leggero  ma di effetto.

Il timballo di riso alla zucca 

Occorrono:
·       Riso ( meglio l' originario )
·       Zucca
·       Formaggio grattugiato
·       Scamorza affumicata
·       Latte
·       Olio
·       Pangrattato
·       Dadini di pancetta (facoltativo)
Le dosi variano in base alla quantità di timballo che si vuole preparare, andate un po' ad occhio. Se si vuole fare un piatto unico calcolate almeno 100 gr di riso a persona. Per ogni 100 gr di riso mettete circa 150gr di zucca.
Cominciamo con il  tagliare e pulire la zucca . Tagliamola a piccoli dadini e   mettettiamola sul fuoco  in  una pentola dai bordi alti. Saliamo. Cuociamo la zucca fin quando sarà quasi del tutto cotta (i tempi variamo in base alla quantità e alla grossezza dei dadini).
 A questo punto aggiungiamo il riso. Cuociamo al dente, rigirandolo di tanto in tanto in modo da farlo amalgamare bene alla zucca (come se stessimo facendo il classico risotto). Ricordiamo di non fare terminare del tutto l'acqua di cottura, che servirà per la successiva cottura in forno.
Mentre cuoce il riso prepariamo lo stampo dove verrà cotto il timballo. Possiamo usare un unico stampo, e poi servire tagliandolo a fettine (consiglio di usare uno stampo usa e getta in alluminio oppure uno stampo in silicone , quello per le ciambelle o plumcake), oppure, se si vuole fare un impiattamento più raffinato (come in foto), usiamo delle piccole formine monodose (tipo i pirottini in alluminio, silicone o carta, quelli che si usano per i muffin). 



In ogni caso, ungiamo lo stampo con un goccio di olio evo e spargiamo dentro del pangrattato.
Prepariamo il formaggio. Io amo accostare alla zucca il gusto "affumicato" ed è per questo che nel timballo uso la scarmorza affumicata (ve lo consiglio vivamente 😉), ma potete usare un qualsiasi altro formaggio!
 Tritiamolo con l'aiuto di un tritatutto (o in alternativa tagliamolo a dadini piccolissimi). Questa operazione consente al formaggio di creare una crema ed evitare quell'effetto gommoso che tende ad avere il formaggio una volta filato e poi raffreddato.
Ci siamo. Nella medesima pentola in cui abbiamo cotto il riso e la zucca mettiamo, la scamorza affumicata tritata, il formaggio grattugiato, i cubetti di pancetta (anch'essi li consiglio affumicati) e del latte (uno/due bicchieri, regolatevi in base al liquido di cottura rimasto).
Mescoliamo velocemente fino a creare un composto omogeneo e mettiamolo nello stampo. Spolveriamo con del formaggio grattugiato.
Inforniamo a 180 ° a media altezza.  Il tempo di  cottura varia in base alla quantità di riso, allo  stampo utilizzato...calcoliamo comunque circa 40/50 minuti. Spegniamo quando il timballo sarà del tutto asciutto! Lasciamo raffreddare completamente prima di sformare (io spesso lo preparo nel primo pomeriggio per poi presentarlo a cena).
Sformiamo il timballo dallo stampo, così come sformiamo una ciambella.
Se non vogliamo rischiare di romperlo o semplicemente lo cuociamo poco prima di presentarlo (quindi riuscire ad uscirlo dallo stampo risulta difficoltoso), possiamo presentarlo semplicemente tagliandolo direttamente dallo stampo come se fosse una pasta al forno!
Questa  è una versione molto semplice e light del classico timballo, ma se vogliamo renderlo più goloso al posto del latte possiamo usare un paio di cucchiai di besciamella* (che potrà essere usata anche come fondo dello stampo al posto di olio e pangrattato)
*Besciamella

·       500 ml di latte
·       50 gr di amido di mais (o farina 00)
·       Burro q.b., sale, noce moscata
Scaldiamo il latte in un pentolino, a fuoco medio,  aggiungiamo una noce di burro, sale e noce moscata. Gettiamo a pioggia nel latte l'amido di mais e giriamo  con un frustino per evitare la formazione di grumi, senza interruzioni,  fino a che raggiunge la consistenza da noi desiderata (circa 5 minuti).
 Per la preparazione del timballo è bene lasciarla un po' più liquida. 
Spero sia di vostro gradimento,  ciao alla prossima 😉

Grazia








lunedì 12 novembre 2018

Vita da mamma



Sono stata un pò assente...chi è mamma sa che non sempre è semplice riuscire a conciliare casa, lavoro e bambini. Troppe cose da gestire e nonostante la mia grande passione per l'organizzazione, a volte anche l'agenda si rifiuta di collaborare!

Mi sembra ormai opinione diffusa quella di dover aumentare le ore giornaliere, visto che 24 ore non sono sufficienti per svolgere tutto quello che frulla nella nostra mente, ma non abbiamo i poteri magici e forse la cosa migliore da fare in certi momenti è staccare...cercare di evitare di sovraccaricarci di impegni, e quindi di stress che, a lungo andare, di sicuro non ci farà del bene! 

 Ma è anche vero che, quando una donna lavora , se da un lato è felice perchè avere anche una certa libertà economica regala delle soddisfazioni, dall'altro è innegabile far finta di avere una vita tranquilla perchè o si hanno a disposizione donna delle pulizie e baby sitter oppure per noi la giornata diventa pesantissima...perlomeno così è per la maggior parte delle donne comuni e con un normalissimo budget familiare.

Svegliarsi all'alba per riuscire a fare la maggior parte delle faccende domestiche prima di uscire di casa, gestire ed organizzare la giornata dei bambini, accompagnarli nelle varie attività sportive, preparare pranzi e cene, controllare se la dispensa e il frigo sono ben forniti, gestire lavatrici, ascigatrici e quant'altro, e passa l'aspirapolvere e organizza il compleanno, e invitiamo un compagnetto a casa, e ricordarsi dell'appuntamento dal dentista, ecc ecc ecc

Insomma credo di aver reso l'idea e sono sicura che qualunque donna legga si riveda un  pò in questa stressante visione della giornata.

Nooo ma veramente, ma da dove viene la forza interna che abbiamo per andare avanti così?
Ma gli uomini si rendono conto di quanti pensieri, a parte lo shopping, devono passare per la mente di noi donne? 

Ammettiamolo, non è semplice, per noi donne arrivare a fine giornata e come aver partecipato ad una maratona e non sempre si è vincenti, sono più le volte che si arriva sfinite e se c'è chi arriva carica a sera è pregata di svelarci il segreto!

 Ma ciò che veramente ci dà la forza è il meraviglioso sorriso dei nostri bimbi, arrivare a fine serata ed essere soddisfatti per aver reso la giornata felice a loro ci ripaga di ogni sforzo.

Sono loro, sono proprio loro la nostra forza, ciò che ci spinge ad andare avanti e a fare sempre meglio, perchè solo chi è mamma può veramente capire come ci si sente forti quando la sera  accoccolati sul divano li stringiamo in un abbraccio, ed è proprio li, in quel momento che nonostante tutto la vita ci sembra meravigliosa, perchè si! Siamo stanche!
 Ma abbiamo il cuore colmo di felicità e ciò ci fa sentire le persone più fortunate del mondo, perchè in fondo lo siamo davvero, non bisogna dare sempre tutto per scontato

Essere chiamate "mamma" è una fortuna, un dono di Dio, che spesso sottovalutiamo e quindi lasciamo da parte la stanchezza anche quando è davvero tanta e godiamo della meravigliosa sensazione della maternità, magari con la consapevolezza che i nostri sogni si sono davvero realizzati  e sono racchiusi in quegli occhioni che ora ci guardano con tanto amore e che fanno passare la stanchezza in ultimo piano.
                                                       

Letizia