lunedì 20 agosto 2018

L'alimentazione dei bambini - Paure ed ansie


Chi è mamma conoscerà di sicuro la paura e l'ansia dovute all'alimentazione. 
Si inizia da subito! Appena nati, l'istinto e la natura ci spingono verso il meraviglioso atto dell'allattamento...
...niente di più naturale, un momento da condividere solo con il nostro meraviglioso pargoletto, ma ahimè spesso circondato da una marea di dubbi e paure che non sempre rendono le fase iniziali liberi da timore.





Non è facile sapere se si ha poco o abbastanza latte, se la montata è o non è arrivata, e così sarà anche man mano che i bimbi crescono, magari non più riguardo l'allattamento ma si riferiranno allo svezzamento, e crescendo al pranzo a scuola, al consumo di frutta e verdura, ecc.

Non è semplice! Quello delle mamme è un compito arduo e non sempre sappiamo qual'è il modo giusto di comportarsi. Forse una volta stabilite delle linee guida importanti da seguire, la scelta più giusta sarebbe lasciarsi guidare dall'istinto o magari gestire tutto in modo razionale è la cosa migliore...non è semplice!

Sappiamo che l'atto del mangiare è un bisogno fisiologico, ma sappiamo anche che, come accade spesso a noi adulti, si mangia anche per noia o tristezza, la cosiddetta '' fame emotiva ''.

Ma l'esempio migliore per i nostri bimbi siamo e sempre saremo noi adulti

Per loro è semplice emulare i nostri comportamenti e più cerchiamo in primis noi di stare attenti ad avere un comportamento sano a tavola e più saranno portati loro a fare altrettanto. 
Ma può anche capitare che i figli facciano l'esatto opposto di ciò che facciamo noi, magari quando vedono che viviamo con molta ansia il momento del pasto, oppure quando imponiamo loro di finire tutto o consumare un determinato alimento.
Quindi non sempre al buon esempio corrisponde un buon comportamento alimentare dei figli.

Allora come bisogna comportarsi?

Si dovrebbe intanto partire dal presupposto che il cibo non è un gioco, non si usa per premiare o per punire. Non bisogna neanche avere pretese eccessive, se le porzioni non sono commisurate al reale fabbisogno dei bambini è normale che non potranno mai finire ciò che c'é nel piatto, e poi poco è meglio di niente ma è anche vero che, ai tempi d'oggi con molti bambini a rischio obesità, poco a volte è anche meglio di troppo.

Ci sarebbero molti trucchetti per invogliare i bambini a mangiare, magari trucchetti cromatici...





 ...giocando con i colori di frutta e verdura, ma mai fare del pasto un momento di gioco. Non mi è mai particolarmente piaciuto inseguire i bambini in giro per casa affinché finissero il pasto oppure il giochino dell'aereo per far aprire la bocca, ha tutto un suo perchè magari nella fase di svezzamento ma una volta cresciuti questi giochi potrebbero a parer mio influire sul senso di sazietà e far più male che bene.

E a proposito di senso di sazietà, anch'esso andrebbe stimolato, ma ormai siamo spesso soliti pranzare e/o cenare davanti alla TV e capita anche che si mangia, ma così assopiti da ciò che stiamo guardando da non renderci conto del gusto di ciò che mangiamo e, cosa ancor più grave, della quantità di ciò che mangiamo.

 Dovremmo proprio limitare il tempo trascorso davanti alla TV, o videogiochi, o computer, dovremmo stimolarli a muoversi di più, come consiglia la Dott.ssa Melania Caggegi

''Dovremmo cercare di aumentare le occasionioni di movimento. I ragazzi hanno bisogno di muoversi a piedi, di girare in bicicletta, di passeggiare, nuotare, giocare a calcio.''

Il divario che intercorre tra lo spingerli a mangiare e il dover togliere loro il cibo per il rischio di obesità è davvero lieve e riuscire a capire poi come affrontare i problemi di peso, non è facile per noi mamme non esperte in materia.

Scrivo questo post senza essere un'esperta, ma lo scrivo da mamma che sa quanto è difficile riuscire a trovare le risposte giuste alle nostre mille domande. Forse non sapremo mai cosa sia più giusto fare, se abbiamo o meno sbagliato, ma avremo di sicuro la certezza di essere spinti da un unico comune denominatore, l'amore per i nostri bimbi, nella speranza che il sentore del nostro amore li spinga sempre a fare la cosa giusta, sia in alimentazione che, è soprattutto, nella vita in generale.

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