lunedì 23 ottobre 2017

Spannolinamento


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  Ho superato la fase critica dello spannolinamento già da un bel pò di tempo vista  l'età dei miei tre bimbi ( 10, 6 e 4 anni ), ma credo che  condividere la mia esperienza sia ugualmente interessante per quelle mamme che, come me, nel prepararsi ad affrontare una nuova fase di vita dei loro bambini preferiscano prima documentarsi, leggere le esperienze di altre mamme per poi capire quale realmente sia il comportamento giusto da adottare per loro.

 Io, soprattutto con il mio primo figlio ho letto tanto, ho ascoltato tanti consigli per poi arrivare a capire quale fosse la cosa giusta da fare, anche se non nego che spesso le cose non vanno affatto come le avevamo progettate ma anzi quasi nella totalità dei casi la cosa più importante da fare è ascoltare ed osservare i nostri figli per capire se realmente sono pronti ad affrontare questo nuovo ed importante passo. 

 E dico anche che ogni caso è a sé perché sono la prova vivente che ogni bambino è diverso da un altro, ho infatti avuto tre esperienze completamente diverse con i miei figli, ed ogni volta è stata come se stessi affrontando per la prima volta questa esperienza.

 Con il mio primo bambino siamo riusciti nello spannolinamento nel giro di poche settimane e ad un'età abbastanza precoce. Lui avrebbe compiuto due anni a fine agosto ed era completamente spannolinato giorno e notte già a fine luglio, ma non perché io sono stata brava o perché io abbia adottato chissà quale metodo magico che mi consentisse di avere risultati celeri, ma semplicemente perché evidentemente lui era già pronto a crontrollare gli sfinteri.  

Non nego di aver pensato che tutto era merito mio, che ci sapevo fare e con molta presunzione, all'arrivo del momento fatidico con il mio secondo figlio, ero davvero convinta che sarei riuscita ad ottenere gli stessi risultati...
...ma così non è stato, a dimostrazione del fatto che non siamo noi a decidere ma è il bambino che deve essere davvero pronto. Così non appena il mio secondogenito aveva compiuto i due anni inizio come da copione lo spannolinamento, ma i risultati tardavano ad arrivare, anzi non arrivavano per niente e mi ritrovavo con parecchie pipì sul pavimento e montagne di panni da lavare e, cosa da non sotto valutare, era dicembre!!!

Mi sentivo di aver fallito, perchè solo allora mi rendevo conto che non  dovevo e potevo scegliere io quale fosse il momento giusto ma dovevo solo osservare il mio piccolino e capire il da farsi. E così ho poi fatto...ci ho riprovato l'estate dopo quando Gabriele aveva due anni e mezzo e quando avevo notato che riusciva a trattenere la pipì per parecchio tempo, così facendo tutto è filato liscio.

  
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Ma se pensavo  di aver avuto in questo caso un'esperienza complicata non avrei mai potuto immaginare quanto ancor più lo sarebbe poi stata l' esperienza con la mia ribelle terzogenita. Di norma le bambine dovrebbero acquisire prima dei maschietti il controllo sfinterico e quindi forte  di tale  conoscienza  e in seguito alla volontà espressa dalla mia piccola di abbandonare il panno abbiamo iniziato lo spannolinamento sul finire dei due anni.


Era luglio quando Viola (22 mesi), forse anche condizionata dal caldo, iniziò a rifiutare il pannolino. In pratica io la mattina la sistemavo come di consueto per ritrovarla subito dopo senza panno...non lo voleva proprio. Al che ho pensato fosse pronta...niente di più sbagliato!!!
Si, è vero che non le andava più di tenere il panno ma non le andava nemmeno di sedersi sul vasino al momento dei bisogni...semplicemente faceva pipì comunque, dovunque e con chiunque...un incubo.

Che non era pronta lo avevo capito ed ero pronta a fare un passo indietro,  ma lei ostinatamente (aveva già un bel caratterino) continuava a fare di testa sua..era sempre nuda. In pratica si spogliava non appena capiva di dover fare pipì. La situazione era diventata così ingestibile che mi sono rivolta al pediatra per avere delle dritte sul comportamento da adottare e lui con molta calma mi diede una risposta che, con gli occhi del dopo, era esattamente la realtà di ciò che stava accadendo...Viola aveva semplicemente rifiutato il panno ma non voleva ancora usare il vasino ed io dovevo solo attendere che fosse lei a decidere quando sarebbe arrivato il momento giusto, e mi consigliò di non dare troppo peso al suo comportamento ma di lasciarla fare perchè se mi arrabbiavo per le continue pipì in giro lei di sicuro avrebbe continuato a far di testa sua. E così è stato...dopo tre mesi duri e dopo aver instaurato come routine la preparazione di almeno cinque cambi prima di uscire e di aver fatto scorta di rotoloni di carta assorbente e dopo non poche figuraccie, lei ha deciso che poteva sedersi su uno dei tanti vasini che le aveva acquistato per invogliarla  a sedercisi sù.

 
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Ciò che è stato strano con lei è che, non è che non fosse pronta, perchè  vedevo che puntualmente capiva che doveva far pipì, ma si rifiutava di andare in bagno, doveva farla dove decideva lei e alla fine sempre lei ha deciso il momento giusto.

Tutto questo per dire che non sempre le cose vanno come le avevamo progettate, che ogni bambino è diverso e che non esistono regole univoche da seguire quando si parla di bambini, ma si possono ascoltare consigli, leggere sull'argomento, per poi lasciar fare ai nostri piccoli...dobbiamo solo guidarli nel fare dei passi avanti, ma sono sempre loro a decidere quando.


( Questo post non vuole essere da insegnamento a nessuno ma è solo frutto della mia esperienza da mamma.)      

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